Temi come efficienza energetica, cambiamento climatico e sensibilizzazione alla riduzione dell’impatto ambientale ricorrono sia nell’agenda comunitaria sia in quella internazionale, che fissano tra gli obiettivi cardine la valorizzazione delle risorse primarie (come acqua, suolo e aria), la tutela degli ecosistemi marini e la riduzione della produzione di CO2. Tra i programmi europei, Horizon Europe è quello che più dispone di una vasta gamma di possibilità di azione in diversi settori quali ricerca, innovazione, supporto ad imprese già esistenti e start-up (ad esempio, EIC Accelerator di cui abbiamo parlato qui).
Il programma Horizon Europe è costituito da 3 pilastri: il primo “Eccellenza Scientifica” il cui obiettivo generale è quello di rafforzare ed estendere l’eccellenza scientifica dell’Unione Europea; il secondo “Sfide globali e competitività industriale” che approfondiremo in questo articolo e il terzo “Europa Innovativa” che ha l’obiettivo di portare sul mercato aziende con il più alto potenziale, stimolando l’innovazione e le tecnologie capaci di aprire nuove prospettive.
Il secondo pilastro e il Cluster 5
Il secondo pilastro promuove soluzioni di sviluppo sostenibile caratterizzate da un approccio dall’alto verso il basso (top down) che valorizza il potenziale innovativo e il ruolo dell’industria. È composto da 6 Clusters: Salute; Cultura, Creatività e Società inclusiva; Sicurezza civile per la società; Digitale, industria e spazio; Clima, energia e mobilità; Cibo, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente.
Il Cluster 5 “Clima, energia e mobilità” si rivolge non solo a Università, ma anche a centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, Pubbliche Amministrazioni e industrie perché contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Green Deal 2050. Tale iniziativa rappresenta l’intento generale verso cui si muove l’intera programmazione in maniera trasversale, che incoraggia anche la partecipazione delle piccole e medie imprese ad alto valore tecnologico al fine di perseguire gli obiettivi europei del 2030.
Obiettivi e destinazioni per il 2023
Con un budget di 15,1 miliardi di Euro, il cluster 5 punta a comprendere cause, evoluzioni, impatti e rischi del cambiamento climatico, oltre alle opportunità ad esso correlate che si traslano nella necessità di efficientare sia i sistemi energetici sia la mobilità, rendendoli più sostenibili, sicuri, resilienti, inclusivi e competitivi.
Se da un lato energia e trasporti garantiscono la mobilità di merci e persone, e anche la distribuzione di energia a tutti i cittadini, dall’altro sono ritenuti responsabili di un’alta percentuale di emissione di gas serra in Europa. L’Unione Europea, quindi, si propone di realizzare un percorso di decarbonizzazione e digitalizzazione volto ad inserire questi due settori in un’ottica di maggiore sostenibilità. Tutto questo avviene mediante la costituzione di partenariati posti al servizio degli obiettivi del cluster, che scendono in campo per accelerare la transizione verso un’Europa digitale e climaticamente neutrale all’insegna della sostenibilità.
Il Cluster 5 prevede 6 destinazioni:
- D1. Scienze climatiche e risposte per la trasformazione verso la neutralità climatica;
- D2. Soluzioni trans-settoriali verso la transizione climatica;
- D3. Fornitura energetica sostenibile, sicura e competitiva;
- D4. Utilizzo efficiente, sostenibile ed inclusivo di energia;
- D5. Soluzioni pulite e competitive per i trasporti;
- D6. Trasporto sicuro e resiliente e servizi di mobilità intelligente per persone e merci.
Nell’ambito di ciascuna destinazione vi sono i bandi a cui rispondere partecipando con una proposta progettuale capace di offrire idee innovative relative, ad esempio, a soluzioni climatiche o alla transizione energetica nel settore edilizio e industriale ponendo l’attenzione sulle città e le comunità affinché i cittadini possano beneficiare non solo dei servizi di trasporto a basso impatto ambientale, ma anche di un servizio di mobilità il più accessibile possibile e sicuro.
Destinazione 4: Utilizzo efficiente, sostenibile ed inclusivo di energia
Le attività della quarta destinazione seguono l’indirizzo dell’efficienza energetica nei settori dell’edilizia e dell’industria interessando aree d’impatto quali l’economia circolare e l’energia pulita, come pure il raggiungimento di una leadership industriale nello sviluppo di tecnologie emergenti al servizio delle persone. Infatti la neutralità climatica e la transizione verso l’inquinamento zero del parco immobiliare entro il 2050 sono le finalità sul piano sociale e ambientale da conseguire grazie ai progressi tecnologici e socioeconomici basati su ricerca e innovazione inclusive e incentrate sulle persone.
Nel settore dell’edilizia l’obiettivo è quello di puntare sulla costruzione di edifici ad emissioni zero, quindi su parchi immobiliari che combinino efficienza energetica, energia rinnovabile e tecnologie digitali e intelligenti. Inoltre gli edifici, combinando sostenibilità ed estetica, dovranno essere adeguati alle mutevoli esigenze dell’utenza per un uso dinamico, più accessibile ed inclusivo garantendo le migliori condizioni di vita.
Nel settore industriale lo scopo da perseguire è l’aumento dell’efficienza energetica nell’industria e la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) e di inquinanti atmosferici mediante il recupero e la conversione del calore industriale in eccesso (di scarto) nonché aggiornando ed elettrificando la generazione di calore.
Sostenere la creazione di un ambiente edificato accessibile e inclusivo (Built4People Partnership)
Bando della quarta destinazione nell’ambito delle Azioni Innovative con scadenza fissata al 05 settembre 2023.
Il bando stanzia complessivamente 10 milioni di Euro stimando un contributo di circa 5 milioni per progetto (è 2 il numero indicativo di progetti da finanziare). I destinatari saranno beneficiari di un finanziamento pari al 60% dei costi ammissibili, mentre gli enti no profit beneficeranno di un finanziamento pari al 100% dei costi totali ammissibili.
I progetti con cui si intende rispondere a questo bando dovranno concentrare l’attenzione sulle diverse strutture dell’“ambiente costruito”, ossia edifici, hub multimodali, spazi pubblici e altre infrastrutture per l’uso delle persone. L’obiettivo primario è di renderli più inclusivi creando nuovi concetti di design capaci di migliorarne l’accessibilità al pubblico, a persone con disabilità, fragili e anziani. Occorre rafforzare la condivisione e la coesione della cittadinanza, rendendo inclusiva e accessibile la mobilità con soluzioni in grado di supportare un salubre e sostenibile stile di vita.
All’interno delle altre destinazioni vi sono ulteriori bandi aperti per la sottomissione: nello specifico, in scadenza tra settembre e ottobre, sono attivi bandi afferenti alla seconda, terza, quarta e sesta destinazione. Per saperne di più visita la pagina ufficiale del portale Funding & Tenders della Commissione Europea.
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